Flavio Oreglio – Destino
Se la vita è un passaggio, la morte e un tiro in porta? Infatti tu puoi fare tante buone azioni, ma è sempre la vita che ti segna.
Se la vita è un passaggio, la morte e un tiro in porta? Infatti tu puoi fare tante buone azioni, ma è sempre la vita che ti segna.
Perché ci sia il sereno è necessario che prima ci sia la tempesta. Tu sei stato il mio caos. Dopo di te il sereno.
Si dice che esiste un destino già scritto per ognuno di noi e che le cose non possono essere cambiate… per me invece siamo noi che non abbiamo il coraggio di cambiarle…
Ci sarà un giorno in cui ci renderemo conto che passato e futuro non sono altra cosa di quello che chiamiamo presente.
Il destino mi liberi da coloro i quali giureranno di proteggermi. Saranno coloro che affonderanno il coltello alla prima occasione. Chi ti custodisce lo fa per sempre e lo fa “bene”, non solo con un misto di fiato e finte parole.
Nel grande “cerchio” che ognuno di noi disegna, dalla nascita alla morte, nella propria “tela”, (che viene tessuta nel composto organico della materia di cui siamo elemento e complemento), si realizzano dei sentieri; alcuni tortuosi, altri dissestati, in salita, in discesa, dritti con il rischio, a volte, di precipitare in burroni, fossi, fango, trappole, buche.Adesso, esistono due soluzioni per cercare di conoscere “il sentiero o la strada” che ognuno di noi percorrerà nella propria vita; il primo è in via d’estinzione poiché stiamo perdendo una tra le più grandi abilità che l’uomo possieda, a volte, senza esserne cosciente: la capacità all’ascolto – non siamo più in grado di “ricevere”, a stento di comunicare – ma non si comunica nulla o poco se non si ascolta partendo da qualsiasi forma d’ascolto; dal sorriso di un bimbo, primo elemento che impara all’essere umano quale ricchezza egli possieda, all’ascolto di un anziano che arranca nel completare un discorso ma nel quale vi sono insite poche frasi cariche di storia ove se si è stati vigili e attenti si può trascrivere nel proprio registratore personale dell’esperienza, “la nostra mente”, le cadute, le salite, discese e quei labirinti dal quale tante volte pensiamo di non uscirne più.Il secondo elemento, anch’egli in via d’estinzione, è l’umiltà.L’equazione dei due elementi “ascolto & umiltà” regala a ciò che rimane oggi dei rapporti umani, di questo genere umano, quei brevi e sempre più rari momenti di assoluta condizione di elevazione a quella “stimolante e conveniente” superficialità con cui abbiamo imparato a vivere la vita che ci è stata concessa.
Sono passato per luoghi dove neanche la speranza di vivere c’era più, ho conosciuto persone il cui ultimo pensiero era quello di amare, ho visto negli occhi di molti la paura di essere se stessi. Il destino si disegna man mano in un vortice di casualità, la loro interazione ci rende diversi.