Francesca Alleva – Libri
Siamo in pochi a provare emozioni così intense da aver bisogno di metterci il nero dell’inchiostro per renderle più chiare.
Siamo in pochi a provare emozioni così intense da aver bisogno di metterci il nero dell’inchiostro per renderle più chiare.
Molti grandi scrittori (soprattutto nel nostro tempo), nel collegio hanno trovato l’amore, il piacere, l’ambizione, i nobili pensieri, i bassi intrighi, tutta la vita in sunto.A volte è come se non avessero più imparato nulla in seguito e come se in loro l’essenziale fosse morto a vent’anni.
I troppo furbi, al pari dei babbei, sono rosi dall’invidia.
Non c’è più. E allora, semplicemente, vorresti non esserci più neanche tu.
Avevo sempre saputo che il vero amore è al di sopra di tutto e che sarebbe stato meglio morire, piuttosto che cessare di amare. Ma pensavo che solo gli altri ne avessero il coraggio. In quel momento, invece, scoprivo di esserne capace anch’io. Anche se avesse dovuto significare partenza, solitudine, tristezza, l’amore valeva comunque ogni centesimo del suo prezzo.(da “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”)
– L’ho sentito. È per questo che sono scappata.- Cosa hai sentito Chiara?- Una specie di movimento, un guizzo leggero. Ma era dentro di me. Nella pancia. Dentro le ossa e dentro il sangue. Mi ero alzata dal letto spaventata e ho pure tolto l’ago della flebo. Sono andata alla finestra e ti ho vista arrivare zigzagando tra le macchine con un motorino rubato, perché tu non ce l’hai il motorino, e senza casco. Ho pensato che… ecco, che lei potrebbe essere come te. Potrebbe diventare amica di qualcuno e salvargli la vita arrivando su un motorino arrugginito, potrebbe combinare casini e innamorarsi di uno che vede alla stazione, potrebbe avere una memoria formidabile e scoprire la formula che fa diventare le parole poesie e così magari sfamare il mondo con fabbriche di pane o magari potrebbe solamente sorridere e far aprire un mondo.
Come regola generale, nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere. Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore, di rado riescono a mantenersi seri.