Francesca Alleva – Libri
Uno scrittore che dice “io” non parla solo di sé ma di e per tutti quelli che nel suo inchiostro si ritrovano.
Uno scrittore che dice “io” non parla solo di sé ma di e per tutti quelli che nel suo inchiostro si ritrovano.
Non è amore, ma istinto.
Nel grande gioco della vita i più infelici sono quelli che non hanno osato essere felici.
Lei era bella perché il suo volto era l’immagine della sua stessa anima.
Non tradire mai te stessa, perché tradendo te stessa farai del male a me e a te. Io ti amo e ti amerò anche quando le nostre strade si divideranno.
Una persona può leggere due tipi di libri: quelli più interessanti e quelli che lo sono meno. I primi saranno ricordati, i secondi, smascherati.
E mentre guardo le distese di lava dura dal finestrino e il sole che brucia sopra il cono di un vulcano spento penso che l’amore è questo. Che la felicità è qui. Che Vasco c’è quando mi sorride accanto, ma che è al mio fianco anche nell’assenza. Che la felicità è questo. È sapere che con Vasco non mi sentirò mai monca quando non c’è, ma con un braccio in più quando è con me. È un bambino che sorride sul sedile posteriore di una macchina e uno che aspetta solo che il mondo gli si spalanchi davanti. Ed è davvero così. Una cosa semplice, l’amore. Il resto – ossessioni, ansie, struggimenti – è roba che ha a che fare con l’affanno. E l’amore felice non s’affanna. L’amore felice respira lentamente, a pieni polmoni. Avrei dovuto capirlo, quando mi credevo felice col fiato corto.