Francesca Alleva – Ricordi
Spesso la vita ti chiede di barattare un bel ricordo per la tranquillità.
Spesso la vita ti chiede di barattare un bel ricordo per la tranquillità.
Ricordi che tornano come un uragano. Vedo sorrisi lontani, abbracci così rari, ma ancor più cari. Rivedo i suoi occhi colmi di tristezza che con il tempo è mutata in rabbia. Non ho mai capito dove l’amore sia diventato odio. Dove le carezze abbiano lasciato il posto ai pugni. Eppure anche senza sfiorarmi ha gelato il sangue, l’unico ricordo felice non lo ricordo più. Ho solo parole di rabbia ed occhi gelidi.
Ho provato a cancellarti, ma anche se la tua immagine non è più nitida nella mia mante è indelebile nel mio cuore.
Un giorno la maestra ci diede un foglio bianco e ci chiese di rappresentarci il nostro sogno. Piegai quel foglio una, due, tre volte poi lo presi e lo lanciai restando ad ammirare i volteggi del mio aeroplanino. Solo da adulti i bambini compresero che quello era il miglior modo di sognare…
Finto buonismo, amici di tutti, calma apparente, quieto vivere, ipocrisia, mani avanti, controllo, manipolazione, calcolo, tanta gente. Io non ci sto, meglio quattro amici che una folla di sconosciuti.
E anche quella notte mi lasciai piovere addosso di ricordi e di mancanze, vivendo per un po’ i ricordi della vite che non sono stato.
Ci sono dei momenti talmente belli, talmente significativi, che racchiuderli in un filmato o in una canzone sarebbe nientemeno che riduttivo, senza dubbio irrispettoso.Momenti, più magici persino della mattina di Natale.Momenti, che verranno impressi nei ricordi, diventando indissolubili. E quando saremo privi di speranza, quando l’ansia ci imprigionerà su una dannata sedia a dondolo, la memoria li farà riaffiorare. Brevi dejà vu, tanto intensi da togliere il respiro. Per un istante, entreremo in estasi, e quando decideremo di riprendere fiato, ci sentiremo sconsideratamente felici. Almeno per un po’.