Francesca Alleva – Ricordi
Spesso la vita ti chiede di barattare un bel ricordo per la tranquillità.
Spesso la vita ti chiede di barattare un bel ricordo per la tranquillità.
Un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ci procura non si trova nell’oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d’immagini care. Nell’oggetto insomma amiamo quel che vi mettiamo di noi.
A volte fisso il vuoto e rivedo certi momenti che lasciano il segno, che sembra abbiano scelto loro di essere ricordati da me e non il contrario.
Fanculo a me che ricordo ancora te. Neanche immagini quanto ti ho amato in segreto, senza dirlo a me stesso.
Io non sono una persona che vive di ricordi, perché credo che l’unico momento reale è l’eterno presente, e se ben è certo che il passato è quello che ha fatto di ognuno di noi quello che oggi siamo, io ringrazio quel passato per avermi fatto così come sono oggi con un arrivederci e grazie!
In certe situazioni sarebbe meglio diventare un ricordo per essere ricordato meglio.
Io sono una tasca e la mia vita sono cuffiette dell’ipod. Se c’è modo di incasinarla, da qualche parte, si stia certi che ce la faccio.