Francesca Alleva – Tristezza
E ti promettono mari e monti, stelle e occhi di ciclone. Poi non sono nemmeno in grado di alzarsi alle sette del mattino, per te.
E ti promettono mari e monti, stelle e occhi di ciclone. Poi non sono nemmeno in grado di alzarsi alle sette del mattino, per te.
E durato poco più di un attimo quel filo magico che ci faceva sentire vicini ma un attimo fatto di felicità e verità, ma poi come per mistero, quel filo si è dissolto nell’aria e quell’attimo, non esiste più.
Oggi è uno di quei giorni un po’ così, non sai più chi sei, dove stai andando! Pensi che la tua vita sia tutta qui e che non cambierà niente, che il tempo invece di migliorarti ti peggiora e che le persone vedono di te solo quello che vogliono vedere!
Tutte quelle migliaia di chilometri più tardi, tutte le diverse persone che sono stata, ed è sempre la stessa storia. Perché ti senti come una cretina se ridi da sola, ma poi finisci sempre per piangere? Com’è che riesci sempre a mutare e a essere sempre lo stesso virus mortale?
Penso che ci sia un motivo per rattristarsi, ma mille per gioire!. Questo è un pensiero fra mille!
Se solo potessi farti capire che quando piangi la tua anima si rallegra, vedresti nella tristezza il volto puro di ciò che sei.
Non è tanto la parola a ferire, lo fa di più la bocca che pronuncia quella parola.