Francesca Berretta – Felicità
Io sono felice anche se non ti fa felice!
Io sono felice anche se non ti fa felice!
Per essere felici non abbiamo bisogno di grandi cose, ma di pezzi di tenerezza raccolti qua e là.
Mi sento bene con te, sei tu che mi rendi tanta felicità anche da lontano.
Se un bambino canta mentre gioca, lascialo cantare: è felice.
Un intenso profumo di caldarroste si espande per tutta la villetta. Un ceppo di faggio scoppietta allegramente nel rustico caminetto. Sul tavolo della cucina, in mezzo a stoviglie, piatti, bicchieri e una bottiglia di Gamay mezza piena, vino rosso valdostano; troneggia il cestello pieno di funghi e bacche rosse e gialle raccolti nel vicino boschetto. Mentre la moglie, durante questi giorni di festa, si è sbizzarrita a preparare tipiche ricette natalizie valdostane: costolette alla Valdostana al tartufo bianco, carbonata Valdostana, crespelle e crepes alla Valdostana e non ultima la zuppa alla Valpellinentze; il marito intrattiene i due figliuoli che giocano felici con il trenino e la casa di Barbie ricevuti in dono per il Santo Natale. Attendono l’arrivo del Bambino Gesù, lo scambio di piccoli doni con parenti ed amici, l’ascolto della Santa Messa di mezzanotte e la benedizione del Santo Padre, davanti alla tv del salotto buono. Felici di potere trascorrere una bella e tranquilla giornata con i familiari e gli amici più cari, lontano anni luce dalle beghe che affliggono lupi, falchi e colombe, augurano buon Natale a tutti gli uomini di buona volontà.
Chi cerca la felicità nel virtuale, non trova che fumo ed alienazione dei sensi. La felicità si deve toccare, ascoltare, odorare, gustare e vedere, per essere vera, non può mai essere un surrogato, perché il surrogato non soddisfa, non riempie, crea soltanto illusioni.
Ero talmente felice che per esserlo di più avrei dovuto essere due persone.