Francesca Berretta – Verità e Menzogna
Vorrei dichiararmi, vorrei parlare del mio sentimento… vorrei mettermi in pericolo.
Vorrei dichiararmi, vorrei parlare del mio sentimento… vorrei mettermi in pericolo.
Prima regola della sincerità è esserlo con se stessi. Raccontarsi menzogne induce a farlo anche con gli altri ma se impariamo l’onestà verso noi stessi siamo ad un passo dalla sincerità e ne abbiamo capito il valore.
La Rochefoucault diceva che un uomo di spirito si troverebbe molto a disagio senza la compagnia degli sciocchi. Se dunque vi trovate a disagio significa che non siete un uomo di spirito, perché gli sciocchi sono ovunque.
Dicci com’è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’è e dov’è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
La sincerità è la regina dei valori, ma forse, la più difficile da mostrare.
Non c’è nessun insipiente che possa mascherarsi da sapiente in maniera credibile.
E che cos’è la verità pronunciata se non l’ombra della verità che è inespressa?
Prima regola della sincerità è esserlo con se stessi. Raccontarsi menzogne induce a farlo anche con gli altri ma se impariamo l’onestà verso noi stessi siamo ad un passo dalla sincerità e ne abbiamo capito il valore.
La Rochefoucault diceva che un uomo di spirito si troverebbe molto a disagio senza la compagnia degli sciocchi. Se dunque vi trovate a disagio significa che non siete un uomo di spirito, perché gli sciocchi sono ovunque.
Dicci com’è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’è e dov’è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
La sincerità è la regina dei valori, ma forse, la più difficile da mostrare.
Non c’è nessun insipiente che possa mascherarsi da sapiente in maniera credibile.
E che cos’è la verità pronunciata se non l’ombra della verità che è inespressa?
Prima regola della sincerità è esserlo con se stessi. Raccontarsi menzogne induce a farlo anche con gli altri ma se impariamo l’onestà verso noi stessi siamo ad un passo dalla sincerità e ne abbiamo capito il valore.
La Rochefoucault diceva che un uomo di spirito si troverebbe molto a disagio senza la compagnia degli sciocchi. Se dunque vi trovate a disagio significa che non siete un uomo di spirito, perché gli sciocchi sono ovunque.
Dicci com’è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’è e dov’è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
La sincerità è la regina dei valori, ma forse, la più difficile da mostrare.
Non c’è nessun insipiente che possa mascherarsi da sapiente in maniera credibile.
E che cos’è la verità pronunciata se non l’ombra della verità che è inespressa?