Francesca Nacca – Vita
Voglio far onore al rivoluzionario che eri: tu che mi hai vista per l’ultima volta, con occhi offuscati dal morbo e dalla vecchiaia, ancora bambina.
Voglio far onore al rivoluzionario che eri: tu che mi hai vista per l’ultima volta, con occhi offuscati dal morbo e dalla vecchiaia, ancora bambina.
Da quando ho imparato a camminare da sola non mi chiedo più chi ho a fianco. So che non serve, ho capito e constatato che chi mi stima, mi ama non mi lascia. Questo perché chi ti vuole bene non ti domanda se può, ma resta a prescindere. Ricordiamocelo che il bene e l’amore non si chiedono, sono l’unica cosa astratta che si dona consapevolmente.
La vita è un’occasione: vivila.
Le cose possibili spesso da quelle impossibili si differenziano soltanto nella voglia e nella capacità di raggiungerle. La determinazione spesso porta anche a cose apparentemente impossibili. La non volontà spesso impedisce di raggiungere anche quelle possibili.
Dentro questo velluto della MalinconiaQuesto cielo graffiato dei tuoi occhiRiflette la Croce e il Delirio sottoil Fluido del SilenzioIl Cuore scende nel settimo stratoDell’Inferno.
Le rughe del vostro viso sono segni di una vita vissuta con orgoglio e coraggio, tra una lacrima e un sorriso.
La vecchiaia è quando si comincia a dire: “non mi sono mai sentito così giovane.”