Francesca Nacca – Vita
Voglio far onore al rivoluzionario che eri: tu che mi hai vista per l’ultima volta, con occhi offuscati dal morbo e dalla vecchiaia, ancora bambina.
Voglio far onore al rivoluzionario che eri: tu che mi hai vista per l’ultima volta, con occhi offuscati dal morbo e dalla vecchiaia, ancora bambina.
Mangiare i tortellini con la prospettiva della vita eterna, rende migliori anche i tortellini, più che mangiarli con la prospettiva di finire nel nulla.
Il pensiero è un essere vivente, e come tale esso nasce libero. Non è qualcosa di cui ci si può appropriare indebitamente. Come ogni esplicazione dell’anima di un essere umano, porta in sé un pezzo di quell’anima, un’identità estemporanea che poi è l’unico aspetto, di quel pensiero, in cui molti altri possono rispecchiarsi.
Tutti danno sempre la colpa alle circostanze per ciò che sono. Io non credo nelle circostanze. Le persone che hanno successo nella vita sono quelle che cercano attivamente le circostanze di cui hanno bisogno, e se non le trovano le creano.
La terra che sta sotto la pianta dei nostri piedi non è che polvere e ossa delle passate generazioni degli avi.
Non è mai giusto, neanche bello far del male. Ma ci sono persone nella vita che a volte lo meritano, anche solo per insegnarli che far del male non fai altro che incrementare odio in una vita già troppo difficile da vivere.
Se tutti conoscessimo quanto tempo e sudore ci vogliono per fare anche il più piccolo spillo, prima di buttarlo o di sprecarlo, lo tratteremmo con maggiore rispetto.