Francesca Sodano – Vita
La vita è troppo corta per capacitarsi della felicità.
La vita è troppo corta per capacitarsi della felicità.
Un popolo che elegge i corrotti non è vittima, ma complice.
Passi nello spazio pieno di me e dei miei pensieri…
Cosa vogliamo ancora cercare? Cosa vogliamo ancora credere? È passato l’attimo cosi vicino a noi, cosi silenzioso che non ce ne siamo accorti quanto delicata era la sua presenza.
I rimpianti non servono a niente, ed abbandonarsi a essi vuol dire perdere tempo presente per un passato che non ci appartiene.
Viviamo nel peccato originale e ogni giorno troviamo un modo originale per peccare.
Il tempo ha cambiato anche me. Mi ha portato a credere che l’impegno maggiore debba essere quello di puntare ad una vita se non felice almeno tranquilla. Credo che qualsiasi scelta noi decidiamo saremo sempre insoddisfatti perché vivere tranquillamente non è cosa da poco ma se decidiamo di voler arrivare in alto significa che la nostra indole è quella. Allo stesso tempo se intraprendiamo questa “salita” piena di delusioni e ostacoli desideriamo allora di non averlo fatto. Dipende da quanto ci sentiamo forte e da quanto non ci sentiamo ancora arresi, a quali ambizioni aspiriamo e quale vita tranquilla noi abbiamo a disposizione. Sono dell’idea che sia più bello e giusto vivere una vita tranquilla ed essere felici per ciò che abbiamo conquistato. Con questo non dico di abbandonare i nostro sogni, ma di cercare di capire dove abbiamo sbagliato, per non essere riuscita a raggiungere i nostri obiettivi, e chiederci sempre il motivo sia anche giusto. I nostri piccoli desideri diventeranno realtà. Ma affinché diventino realtà ciò dobbiamo crederci veramente e aspettare il momento giusto che poi arriverà sempre, perché le cose semplici si ottengono coltivando, nessuno ti regale niente, neppure la vita. Ma arrendersi mai.