Francesca Virgulto – Comportamento
A nessuno è permesso di calpestare la nostra dignità.
A nessuno è permesso di calpestare la nostra dignità.
Recitavo, senza volerlo, la parte fondamentale dello “sporcaccione infame e ripugnante”, vergogna del genere umano che è attestata ovunque nel corso dei secoli, di cui tutti hanno sentito parlare, come del Diavolo e del Buon Dio, ma che resta sempre così diverso, così sfuggente, in terra e in vita, inafferrabile insomma.
Al mondo ci sono così tanti tipi di donne che se dovessi elencarli tutti finirei subito.
Se dovessimo pagare per ogni parola proferita, credo che diventeremmo tutti muti!
Gli ottimisti sono ponti… i pessimisti sono isole. L’uno è inutile senza l’altro.
La boria e la tracotanza, miscelati in parte a delirio d’onnipotenza, fanno spesso dimenticare che per avere diritto a scrivere basta essere dotati di pollice opponibile, le opinioni e i contenuti di ogni singolo messaggio, poiché dettati dalla vita in un proprio passaggio sono opinabili o condivisibili, ma comunque insindacabili, se poi con l’altrui opinione si è scelto di fare un patto, bisogna accettarne anche lo scotto, si può essere immensamente ripagati, ma anche mestamente stroncati. La verità assoluta è una gran rarità, nell’attesa prediligo l’umiltà.
La dolcezza si cela nelle parole di chi le pronuncia. Si cela dietro sorrisi di una fragilità che disarma ed emoziona. La dolcezza è una mano sul cuore, ed è fatta della stessa sostanza che forma i sogni. È una luce soffusa che (ri)splende nelle tenebre di questa oscura realtà, chiamata vita. Non è fatta di promesse che restano lì appese ad filo chiamato “forse domani”. La dolcezza si forma di anima, si nutre di gesti e di eternità. Si forma di cuore, in un destino che è tutto da compiersi, nel coraggio di donare, senza nulla chiedere.