Francesca Zangrandi – Arte
Il dolore ha più inchiostro dell’amore.
Il dolore ha più inchiostro dell’amore.
Stavo divenendo pietra… poi ho incontrato te.Con te, so amare.
L’arte è un dono.
Cara immaginazione, quello che più amo in te è che non perdoni. La sola parola libertà è tutto ciò che ancora mi esalta. La credo atta ad alimentare, indefinitamente, l’antico fanatismo umano. Risponde senza dubbio alla mia sola aspirazione legittima. Tra le tante disgrazie di cui siamo eredi, bisogna riconoscere che ci è lasciata la massima libertà dello spirito. Sta a noi non farne cattivo uso. Ridurre l’immaginazione in schiavitù, fosse anche a costo di ciò che viene sommariamente chiamato felicità, è sottrarsi a quel tanto di giustizia suprema che possiamo trovare in fondo a noi stessi.
L’artista è creatore e prigioniero della sua arte.
Su un’asse una scritta “Sono innamorata”.Poi sotto “e soffri vero?”
L’artista senza la sua musa non può essere definito tale. È come un fiore che…
Stavo divenendo pietra… poi ho incontrato te.Con te, so amare.
L’arte è un dono.
Cara immaginazione, quello che più amo in te è che non perdoni. La sola parola libertà è tutto ciò che ancora mi esalta. La credo atta ad alimentare, indefinitamente, l’antico fanatismo umano. Risponde senza dubbio alla mia sola aspirazione legittima. Tra le tante disgrazie di cui siamo eredi, bisogna riconoscere che ci è lasciata la massima libertà dello spirito. Sta a noi non farne cattivo uso. Ridurre l’immaginazione in schiavitù, fosse anche a costo di ciò che viene sommariamente chiamato felicità, è sottrarsi a quel tanto di giustizia suprema che possiamo trovare in fondo a noi stessi.
L’artista è creatore e prigioniero della sua arte.
Su un’asse una scritta “Sono innamorata”.Poi sotto “e soffri vero?”
L’artista senza la sua musa non può essere definito tale. È come un fiore che…
Stavo divenendo pietra… poi ho incontrato te.Con te, so amare.
L’arte è un dono.
Cara immaginazione, quello che più amo in te è che non perdoni. La sola parola libertà è tutto ciò che ancora mi esalta. La credo atta ad alimentare, indefinitamente, l’antico fanatismo umano. Risponde senza dubbio alla mia sola aspirazione legittima. Tra le tante disgrazie di cui siamo eredi, bisogna riconoscere che ci è lasciata la massima libertà dello spirito. Sta a noi non farne cattivo uso. Ridurre l’immaginazione in schiavitù, fosse anche a costo di ciò che viene sommariamente chiamato felicità, è sottrarsi a quel tanto di giustizia suprema che possiamo trovare in fondo a noi stessi.
L’artista è creatore e prigioniero della sua arte.
Su un’asse una scritta “Sono innamorata”.Poi sotto “e soffri vero?”
L’artista senza la sua musa non può essere definito tale. È come un fiore che…