Francesca Zangrandi – Filosofia
Per una volta che mi convinco che non posso cambiare nessuno ecco che cambio qualcuno… La vita ha un gran il senso dell’umorismo.
Per una volta che mi convinco che non posso cambiare nessuno ecco che cambio qualcuno… La vita ha un gran il senso dell’umorismo.
Ma è un originale, senza nessuna cultura: uno di quei selvaggi moderni che ora si vedono spesso, di quei liberi pensatori che hanno assimilato d’emblée i concetti dell’ateismo, del materialismo. Prima il libero pensatore era un uomo che aveva appreso i fondamenti della religione, delle leggi, della morale, e poi, da sé attraverso lotte e travagli, era giunto al libero pensiero: ma ora c’è un nuovo tipo di liberi pensatori, i quali non hanno mai sentito dire che vi sono leggi morali e religiose e che non sanno fare altro che negare, cioè sono dei selvaggi. Lui credo che sia figlio di un maestro di Mosca e non ha ricevuto alcuna istruzione. Quando entrò all’accademia e cominciò a farsi una certa fama, siccome non è sciocco, volle istruirsi e si mise a leggere le riviste e i giornali, e così si fece una cultura superficiale che l’ha portato alla negazione di tutto. Un tempo almeno si studiava il passato per combatterlo, ma ora ci si contenta di paroloni: selezione, evoluzione, lotta per l’esistenza e via discorrendo.
Senza solide basi ci si sgretola presto.
Mentre penso a ciò che sarò, ciò che sono diviene ciò che ero… e tutto avviene in un solo istante. Resto immobile dinanzi al Tempo.
Il dolore ha più inchiostro dell’amore.
Il pittore, il falegname e Dio sono tre che presiedono a tre specie di letti.
La strada della ricerca della perfezione è la più dura ed ardua perché non ha mai fine.