Francesca Zangrandi – Filosofia
La mia fragilità è come quella dei bambini e spesso molti non lo capiscono, forse perché il mio viso è quello di un adulta.
La mia fragilità è come quella dei bambini e spesso molti non lo capiscono, forse perché il mio viso è quello di un adulta.
Nessun uomo è tanto povero da non poter donare un sorriso, nessuno tanto ricco da non averne bisogno.
Perché mi prendi in giro?Per quale motivo credi di non poter essere te stessa?Che cazzo te ne fotte se non ti sentono?Se non puoi essere aiutata da nessuno?Grido!Rido!Non ho bisogno di nessuno.Non ti capisci perché guardi da uno spioncino lontano.Vorrei il vuoto.La solita storia.Non sto male lo giuro!Però a volte capita di non voler più capire e voler solo urlare.Voler solo sentire se altri gridano insieme a te.Perché cerco questo contatto?Vivo per sentire la gente.Amo sentire le persone.Eppure questo contatto lo cerco sempre io.Vivo sentendo senza essere sentita.Cosa credi?Perché pretendi ti sentano.Tu racconti chi sei!Io racconto chi sono…
La vita è una bilancia guasta: a tanti dona troppo a tant’altri troppo poco.
Il mio cuore è come un’aquila che muore lentamente nell’orizzonte.
Ogni domanda ha due facce.
La verità è come un bambino: non la si mette al mondo senza dolore.