Francesco Avella – Ateismo
Ci sembra normale tutto ciò che non ci sorprende e che rientra nei comportamenti a noi comuni, ed è anche per questo motivo che molti credono ancora in Dio, perché crederci rientra ancora nella normalità.
Ci sembra normale tutto ciò che non ci sorprende e che rientra nei comportamenti a noi comuni, ed è anche per questo motivo che molti credono ancora in Dio, perché crederci rientra ancora nella normalità.
Anche se un giorno la scienza riuscisse a spiegare tutto, ci sarebbero comunque credenti in Dio, perché ciò che spinge gli uomini a credere in questo essere immaginario non sono i vuoti della scienza, ma il bisogno infantile di sentirsi creati e amati da qualcuno, di essere stati scelti per uno scopo superiore.
Strano come certa gente sia così umile da attribuire successi e fortune ad un creatore…
Diffida anche dalla fede e sarai libero di credere a ciò che veramente esiste.
Ateismo, la paura sulla verità.Ateismo è una scusa.Chi dice di essere ateista, in realtà crede più di tante altre persone, solo che non lo dice.Ateista, e una parola che usi come scusa, contro coloro che si prendono in gioco di te quando gli dici di essere religioso.
Il problema della religione cattolica è confondere la parola del vaticano con la fede.È da un po’ che non ascolto e non professo “questa” religione… e più vado avanti e più ho pena per tutte quelle persone che ancora li ascoltano… Fanno voto di castità e poi violentano i bambini… Vogliono aiutare il 3° mondo e camminano con anelli ed accessori d’oro tenendosi a distanza dalla gente…i veri preti siamo noi, quelli che senza trarne profitto tiriamo fuori un sorriso ad una persona triste ed aiutiamo senza chiedere nulla in cambio… Facendoci qualche conticino, di persone così, anche nell’ambiente ecclesiastico, ne son rimaste ben poche, e quei pochi stranamente stanno a debita distanza dal vaticano!
Nemmeno uno di noi ha deciso di nascere, né tantomeno ha potuto scegliere in quale parte del mondo venire al mondo; di conseguenza, nessuno sceglie quale lingua madre avere, nessun italiano ha scelto di imparare a parlare prima la lingua italiana. E ora veniamo alla religione: quanti cristiani, musulmani o induisti hanno scelto di nascere in una famiglia cristiana, musulmana o induista? Ovviamente nessuno, per lo stesso motivo spiegato prima. Quindi, siccome quasi tutti i credenti si limitano a continuare a seguire la religione tramandata dalla famiglia di nascita, ne consegue che, quasi tutti, sono diventati cristiani, musulmani o induisti per lo stesso adattamento dovuto al caso che si verifica per la lingua madre.