Francesco Bruno – Ricordi
Nel silenzio della notte riecheggiano i ricordi.
Nel silenzio della notte riecheggiano i ricordi.
I sogni restano tali se li vivi dormendo… solo al risveglio ti accorgi che non li hai ancora realizzati.
Non c’è niente nel mio passato che mi faccia ricordare una cosa con il desiderio inutile di avere di nuovo quella cosa. Non sono mai stato altro che un residuo e un simulacro di me stesso. Il mio passato è ciò che non sono riuscito ad essere.
Un ricordo che invece di tramontare traccia sentieri sempre nuovi, solchi sempre più profondi lasciando tracce del tuo profumo sparse in ogni angolo del mio perduto io.
Lance acuminate senti nel cuore quando comprendi che non sei stato amato. Ti volti indietro e rivivi momenti di dolore che ti hanno condotto a l’amara riflessione d’oggi! Desidereresti non riviverli quei momenti, vorresti separarli da quelli unici e meravigliosi e dimenticarli. Purtroppo non si può! Sono legati strettamente insieme da fili inseparabili: splendidi e mostruosi chiamati ricordi. La credenza è cieca quando ci metti totalmente il cuore innamorato, e questo, si sa, è privo di razionalità.
Ogni giorno il ricordo dice al tempo quanto l’hai amata.
I ricordi naufragano sempre nella culla delle nostre radici. La terra dove siamo nati e cresciuti spesso richiama la nostra anima e se non possiamo raggiungerla col corpo, le emozioni passate ravvisano al nostro “io” i luoghi dove abbiamo lasciato le nostre indelebili tracce.