Francesco De Gregori – Tristezza
Ditele che l’ho perduta quando l’ho capita, ditele che la perdono per averla tradita.
Ditele che l’ho perduta quando l’ho capita, ditele che la perdono per averla tradita.
Ma secondo voi? I sentimenti, una volta morti, come li devo seppellire? Dovrò metterli dentro una bara?
Quello di cui ho paura non è la morte, ma la solitudine.
Non ci sono orologi nella Sofferenza, solo un ticchettio incessante.
È terribilmente piccolo chi non ti vuole amare, che poi d’improvviso con qualche grande lacrima scompare!
Nostalgia dei giochi spensierati sulle strade del paese, coi piedi nudi, sporchi d’asfalto. Nostalgia di un gelato al limone, fresco frizzante, comprato coi soldi del nonno. Nostalgia… di quella infanzia ormai lontana, di quella gioia provata nelle piccole cose. Una gioia che non ho più, una gioia che non ho dimenticato ma che ora non provo più.
Non troverai mai vera pace, se i vecchi e antichi ricordi ardono vivi come la brace, in quel dolore che non fu fugace.