Francesco Ficarra – Guerra & Pace
Prenderò a calci questa dannata guerra finché non avrà sanguinato pace.
Prenderò a calci questa dannata guerra finché non avrà sanguinato pace.
Combatterò sempre nella vita per trovare quel senso di pace così necessario al mio benessere.
Non credere a chi, a forza di ridere, non riesce a dirti ti amo.Credi a chi ridendo ti dice ti amo. Credici perché ti ama non solo per la tua simpatia.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove hanno fatto il deserto, lo chiamano pace.
Il mio suggerimento o consiglio è molto semplice ed è quello di avere un cuore sincero.
Pratichiamo l’annientamento selezionato dei sindaci e degli ufficiali, per esempio per creare uno spazio.Poi riempiamo quello spazio, poiché per la guerra popolare il vantaggio è che la pace è vicina.
Con il suo portamento, il soldato entra senza tormento. Sa che deve entrare, senza mai rimuginare. Con tutto quello che può pensare, deve solo guerreggiare. Con animo gentile, egli prova sconforto nel vedere gli occhi dell’uomo infantile. Il soldato va in guerra senza leggerezza, perché essa porta solo morte e tristezza.