Francesco Galizzi – Stati d’Animo
Oggi piovo.
Oggi piovo.
Perché la gente ha pudore, quasi timore della cosa più naturale al mondo, essere se stessa? Come se io avessi vergogna di respirare, di camminare, di vedere. Si vive con tutti quegli abbracci mancati, quegli sguardi deviati, quelle parole abortite in gola, quei vaffanculo smorzati tra i denti. Se imparassimo a svestirci dell’opinione altrui indossando il cuore, vivremmo la nostra vera vita, non quella che per inerzia abbiamo creduto di vivere finora.
Mi piaccio per due motivi: sono schietto e non mi si compra! Non mi piaci per due motivi: sei un racconta stronzate e ti venderesti anche l’anima se ti conviene!
Dover riaffrontare tutto da sola senza quell’angelo mi terrorizza e mi lascia senza respiro, Una lunga notte mi aspetta e lui non potrà sentire le mie lacrime calde scendere sul mio viso. Ha colpito il mio cuore, la mia anima e non voglio soffrire. Ma lui non vuole ciò che voglio io e questo non va bene perché comporterebbe cadere senza più riprendere il volo. Io credevo alle sue parole sincere ma dovevo darle il giusto peso, ma come potevo se lui è arrivato in un momento fragile della mia vita ad avvolgere le mie paure. Ma forse è tutto un immagine stupida della mia mente e lui è solo ciò che volevo che fosse… o forse no.
Ho lasciato andare cose che erano importanti soltanto per paura di vivere davvero. Ho abbassato tante volte il mio capo per non ferire nessuno. Ho stretto tra i miei pugni chiusi quella voglia che avevo di vivere, soltanto perché intimorita dalla vita, mi nascondevo dietro maschere che non mi appartenevano. Sono stata messa a tappeto tante volte dall’inesperienza, sono stata azzittita tante volte dal pessimismo e dal non credere in me stessa, ma ora dico basta. Ora è diverso. Ora credo in quello che sono. Di me ho consapevolezze e certezze che nessuno mai potrà cambiare. Mai più pugni chiusi. Mai più pessimismo. Da oggi solo speranza ottimismo. E tanta, tanta voglia di vivere; davvero.
Con le parole ti esprimo ciò che penso, coi miei silenzi ciò che sento, con gli abbracci le mie insicurezze, coi miei sguardi le sensazioni che provo. e tu, tu sei in grado di ascoltare tutto questo?
Caro maestro, se faccio bene premiami con un “bravo”, non punirmi se sbaglio, e vedrai che sarò un buon allievo e poi un buon maestro anch’io.