Francesco Iannì – Abuso
C’è chi fuma, c’è chi beve, c’è chi si droga e, infine, c’è chi si innamora. Ognuno si ammazza alla sua maniera.
C’è chi fuma, c’è chi beve, c’è chi si droga e, infine, c’è chi si innamora. Ognuno si ammazza alla sua maniera.
Affermare che oggi non esistano più le brave persone, sarebbe come dire che non c’è più la musica né il cielo azzurro.
Le vere bestie hanno due braccia e due gambe e si chiamano: umani! Quelli che arrecano violenza su esseri innocenti chiamati: bambini.
Il mio pensiero vola, trainato dal desiderio che lo innalza nell’immenso; lascia la gabbia che racchiude le parole per farsi silenzio e in esso raggiunge tutti.
Nessun uomo che si definisca tale ha il diritto a sporcarmi l’anima.
Quando l’alcool diventa il tuo migliore amico e l’unica soluzione, vuol dire che sei proprio…
Gli spiritosi si dividono in due tipologie: gli allegri e i tristi. Lo spiritoso allegro, probabilmente, è sempre stato tale e non ha bisogno di sentirsi dire di essere divertente, poiché sa già di esserlo. Lo spiritoso triste, invece, ha dovuto coltivare l’umorismo per puro spirito di sopravvivenza, un po’ per esternare i propri dispiaceri, un po’ per farsi tirare su, di tanto in tanto, da qualcuno in grado di entrare in empatia con i suoi sentimenti. Quando viene definito “simpatico” dagli altri, dopo una prima fase di soddisfazione illusoria, lo spiritoso triste si accorge di non aver ottenuto quel calore umano di cui avrebbe bisogno, essendo stato associato per errore all’altra categoria di spiritosi. In realtà, uno spiritoso triste non può accontentarsi soltanto di un semplice “ti trovo simpatico”.