Francesco Iannì – Guerra & Pace
La vita è troppo breve e preziosa per impiegarla a farci la guerra.
La vita è troppo breve e preziosa per impiegarla a farci la guerra.
Viviamo in un mondo violento e di conseguenza non possiamo comportarci diversamente. La violenza genera solo violenza. L’amore è l’unica arma che può sconfiggerla.
Il mondo ha un trono, solo uno. Peccato che la Pace rimanga più volte in piedi!
Alle volte, il destino sa essere il peggiore degli strozzini: può far pagare interessi esagerati.
Spesso dico a me stessa che se non avessimo accettato, nel corso delle generazioni, di veder soffocare gli animali nei vagoni bestiame, nessuno, neppure i soldati addetti alla scorta, avrebbe sopportato i vagoni piombati degli anni 1940-1945.
Ho smesso di prendere tutto troppo sul serio. E, finalmente, ho scoperto le meraviglie di…
Adesso ci sono i soldi della guerra. Quella che promette aiuti. È diventata buona la guerra, umana, generosa, compassionevole, umanitaria? No, ma deve farlo credere. È fondamentale creare consenso alla guerra, far vedere che belle cose produce. Ci avevano già provato in Kosovo. L’idea della ‘guerra umanitarià si è formata sostanzialmente in quell’occasione: quando si decide di bombardare, di ammazzare, conviene garantire che dopo arriveranno gli aiuti. Certo si tratta di molto danaro, ma in fondo costa quanto un giorno o due di guerra, è un costo aggiuntivo che vale la spesa: è pubblicità, è comunicazione. E il mondo ‘umanitariò, in buona misura, è stato al gioco.