Francesco Iannì – Lavoro
Per fare in modo che una persona dia il meglio di sé nel lavoro, bisogna motivarla non con la paura e l’intimidazione, ma dandole ispirazione, incoraggiamento e il dovuto rispetto.
Per fare in modo che una persona dia il meglio di sé nel lavoro, bisogna motivarla non con la paura e l’intimidazione, ma dandole ispirazione, incoraggiamento e il dovuto rispetto.
Gran parte dei nostri sforzi derivano dal lavorare non per il piacere di farlo, ma per farci apprezzare dagli altri. È incredibilmente frustrante tutto ciò: c’è sempre qualcuno da assecondare, da soddisfare, da non deludere, da cui ottenere un riconoscimento. Siamo così concentrati sugli altri che ci dimentichiamo di noi stessi. O meglio, ci sentiamo gratificati dal ricevere il premio, pensiamo sia quella la ragione della nostra vita. Rivolti continuamente verso l’esterno, in attesa di sentirci dire quanto siamo bravi, rimettiamo al volere e ai capricci dell’altro la valutazione della nostra persona.
Mente e cuore non potranno mai trovare un punto d’incontro, poiché ciò che la prima suggerisce va in contrasto con ciò che il secondo prova. Però, a volte, è possibile che amore e passione diventino una cosa sola. E quando ciò avviene, allora un uomo può ritenersi fortunato e vantarsi di avere tutto.
Ognuno è artefice, entro certi limiti, del proprio destino.
Se lavoro incessantemente fino alla fine, la natura mi dovrà un’altra forma di esistenza quando quella presente sarà svanita.
Non è quel che guardi, ma ciò che vedi.
Provare emozioni è stressante, ma anche incredibilmente bello.