Francesco Iannì – Stati d’Animo
Siamo così fragili, eppure così attaccati a queste nostre fragilità.
Siamo così fragili, eppure così attaccati a queste nostre fragilità.
Sono pronta a dare l’anima a chi sa farmi intravedere la sua. Sono pronta a lottare a chi è disposto a cedermi le sue armi per lottare. Sono pronta a non fermarmi di fronte a un muro di freddezza se dall’altra parte sento un sincero richiamo di bisogno di amore. Ma sono pronta a voltarmi ed andarmene se non trovo mai un sano e vero riscontro a niente di ciò che dono e che faccio.
Si è veramente liberi quando la paura del vuoto si trasforma in una gran voglia di sfidarlo.
I pensieri mi tengono fermo e le emozioni mi muovono.
Cristo, pensò, la gente ha intestini, bocche, polmoni, orecchie, ombelichi, organi sessuali, e capelli, pori, lingue, a volte denti, e tutte le altre parti unghie, ciglia, dita dei piedi, ginocchia, pance. C’era qualcosa di estenuante in tutto questo. Perché nessuno se ne lamentava?
Non sopporto tutta quella gente che si crede Dio sceso in terra. Ti critica, ti giudica e poi fa esattamente peggio di ciò che fai tu. Gente ipocrita che non è altro.
Cercare di riacchiappare un sentimento che fugge è la corsa più faticosa e inutile che esista, perché più vai avanti, più passa il tempo, più le gambe cedono e la motivazione cala: sai già che non ci sarà alcun traguardo, che non si possono vincere i sentimenti.