Francesco Iannì – Stati d’Animo
Vorrei che quegli occhi vedessero qualcosa che nessun altro ha ancora visto.
Vorrei che quegli occhi vedessero qualcosa che nessun altro ha ancora visto.
A volte vedo persone piangere e mi vengono in mente le foglie in autunno. Lacrime che cadono e nessuno che le raccoglie.
Si pensa male sempre delle persone migliori.
Quando vengo deriso per la mia sincerità, ammetto a me stesso di essere socialmente inetto….
Se piangi per aver perduto il Sole, le lacrime non ti permetteranno di veder le Stelle.
Ai miei tempi, sì che le cose andavano bene: l’adolescente faceva l’adolescente, mentre quello meno giovane, che non comprendeva il comportamento dei giovani, diceva “ai miei tempi, sì che le cose andavano bene”.
Cosa c’è di più intimo di un sogno infranto?Una colpa inconfessata, uno sguardo d’invidia il cui ricordo ci infiamma di vergogna, un gesto sgarbato che non avremmo voluto compiere, quelle parole pesanti che annegano il cuore.Queste sono le cose intime, non certo i banali segreti maldestramente celati, né tantomeno le nostre nudità così ben esposte sulle spiagge, e nemmeno le indiscrezioni su infatuazioni e abitudini sessuali.No, le cose intime sono così personali e riservate da non farle sapere neanche al cuore, nascondendogli allo specchio gli occhi velati di pianto o un ghigno poco umano.Quelle cose che generano i peggiori rancori e i più amari rimpianti, che uccidono l’innocenza e promettono vendetta.Sono queste le cose intime che non diremmo mai a nessuno, neanche al nostro animo lacerato, neanche ad uno sconosciuto mascherato, che forse saprà delle nostre paure da poveri mortali consapevoli, si accorgerà della nostra voglia di afferrare qualcosa prima di scivolare via giù nel burrone del nulla, e forse sarà anche ignaro custode di un’emozione felice, ma mai arriverà a sondare l’abisso silenzioso della nostra intimità.