Francesco Iannì – Stati d’Animo
Volendo dire esattamente, spesso comunico solo quello che l’altro capisce, e questo mi terrorizza.
Volendo dire esattamente, spesso comunico solo quello che l’altro capisce, e questo mi terrorizza.
Deluso, triste, amareggiato, incazzato, nervoso, odioso…possono bastare per rispondere alla classica domanda: “ciao, come stai?”Ma poi passa… un giorno, forse due, diciamo pure per qualche settimana, o addirittura qualche mese, ma comunque alla fine dei giochi è sempre la solita storia… adesso basta, mi sono stancato di tutti e tutto… volete il bastardo? Il menefreghista? Perfetto, sarete accontentati.
Ti sentivi libera solo quando non pensavi a tutto quello che ti circondava, quando non pensavi ai perché delle tue domande e a quello che ti stava succedendo, quando non pensavi a quelle che avresti dovuto fare e a quello che saresti dovuto essere, queste si chiamano possibilità, ma la libertà non ne ha neanche una, non ha sfumature, la libertà è quella e basta e da li non si sfugge.
Ci perdiamo e ci ritroviamo.Giorni in cui sentiamo di poterci perdere in un bicchiere d’acquagiorni in cui neanche l’acqua più profonda ci spaventa.Ci ritroviamo ma poi nuovamente ci perdiamo.Seguiamo quel percorso tratteggiato sulla pelle che ci fa vivere da incoerentivolutamente scollegati da ciò che è per poter inseguire quello che non c’è.
Nell’immobilità del silenzio avverti l’abbraccio dell’assenza.
Sono una creatura insulsa, senza sapore e senza voglie, in un mondo in cui tutti aspirano a più di quello che hanno.
Impossibili da superare sono a volte i nostri preconcetti, quelle catene che ci portano a sognare e sperare piuttosto che vivere, forse sarebbe tutto più facile se provassimo semplicemente a sorridere alla vita e a vivere d’immaginazione, la fantasia non ha barriere, non ha limiti, e magari ci aiuta a capire che spesso è più importante agire che riflettere.