Francesco Iannì – Stati d’Animo
Non perdete tanto tempo a farmi sentire sbagliato o inadeguato: ce la faccio benissimo da me.
Non perdete tanto tempo a farmi sentire sbagliato o inadeguato: ce la faccio benissimo da me.
“Cristo, Rex!”, fece Melissa da dietro. “Per fortuna non sei un vero ladro. Si sarebbero svegliati anche i morti…”
Amo abbracciare le persone, perché nell’abbraccio c’è il primo punto di contatto fisico che racchiude in se il valore di un sentimento, di una mancanza che viene colmata e di molte parole che non necessitano di essere pronunciate. Amo stringermi in un abbraccio perché quando è sincero e sentito può darti molto di più di una frase d’incoraggiamento, di una parola di conforto e di qualsiasi altro gesto. L’abbraccio ci tiene al sicuro.
Non esiste intimità maggiore di quella di due sguardi che si incontrano con fermezza e decisione.
Siamo fatti di realtà, ma non siamo una realtà di fatti.
Quando la gelosia diventa ossessione è solo l’inizio della fine.
Cerchiamo di farci capire dagli altri, perché in fondo, non è mai stato facile per nessuno interpretare bene la propria storia. Perché l’individuo ha in sé il racconto della sua vita.
“Cristo, Rex!”, fece Melissa da dietro. “Per fortuna non sei un vero ladro. Si sarebbero svegliati anche i morti…”
Amo abbracciare le persone, perché nell’abbraccio c’è il primo punto di contatto fisico che racchiude in se il valore di un sentimento, di una mancanza che viene colmata e di molte parole che non necessitano di essere pronunciate. Amo stringermi in un abbraccio perché quando è sincero e sentito può darti molto di più di una frase d’incoraggiamento, di una parola di conforto e di qualsiasi altro gesto. L’abbraccio ci tiene al sicuro.
Non esiste intimità maggiore di quella di due sguardi che si incontrano con fermezza e decisione.
Siamo fatti di realtà, ma non siamo una realtà di fatti.
Quando la gelosia diventa ossessione è solo l’inizio della fine.
Cerchiamo di farci capire dagli altri, perché in fondo, non è mai stato facile per nessuno interpretare bene la propria storia. Perché l’individuo ha in sé il racconto della sua vita.
“Cristo, Rex!”, fece Melissa da dietro. “Per fortuna non sei un vero ladro. Si sarebbero svegliati anche i morti…”
Amo abbracciare le persone, perché nell’abbraccio c’è il primo punto di contatto fisico che racchiude in se il valore di un sentimento, di una mancanza che viene colmata e di molte parole che non necessitano di essere pronunciate. Amo stringermi in un abbraccio perché quando è sincero e sentito può darti molto di più di una frase d’incoraggiamento, di una parola di conforto e di qualsiasi altro gesto. L’abbraccio ci tiene al sicuro.
Non esiste intimità maggiore di quella di due sguardi che si incontrano con fermezza e decisione.
Siamo fatti di realtà, ma non siamo una realtà di fatti.
Quando la gelosia diventa ossessione è solo l’inizio della fine.
Cerchiamo di farci capire dagli altri, perché in fondo, non è mai stato facile per nessuno interpretare bene la propria storia. Perché l’individuo ha in sé il racconto della sua vita.