Francesco Iannì – Verità e Menzogna
Le parole sono in grado di avvicinare per ciò che esprimono, ma possono pure allontanare per quello che omettono.
Le parole sono in grado di avvicinare per ciò che esprimono, ma possono pure allontanare per quello che omettono.
Tre gradi di latitudine capovolgono tutta la giurisprudenza, un meridiano decide della verità. In pochi anni di dominio le leggi fondamentali cambiano, il diritto ha le sue epoche, l’entrata di Saturno nel Leone segna l’origine del tale crimine. Ridicola giustizia, delimitata da un fiume! Verità al di qua dei Pirenei, errore al di là.
La falsità ha binari corti e stretti.
Non è vero che l’uomo insegue la verità: è la verità che insegue l’uomo.
Non esiste un uomo, né una divinità, che incarni in sé il bene, o la giustizia, o la vita, e ne sia la sua rappresentazione. Ogni uomo, o Dio, in fondo seguono i propri desideri. Così il male si riconosce solo dalla Morte, e non esiste uomo o Dio che ne sia immune, e la Morte riconosce il Male che l’ha provocata. Dal desiderio, che non tiene conto se si vive o si muore, vuole, brama, cerca la Morte chiamandola Vita. Cos’è il Male se non il desiderio di uccidere per vivere, di avere dalla Morte sia spirito che materia, per l’illusione di poter essere.
Quando sei assuefatto dall’inganno anche una verità sarà inevitabilmente intrisa del tanfo della menzogna.
Non puoi dimenticare chi ha una parte di te.