Francesco Nitti – Filosofia
Ho guardato me stesso, ho guardato la mia vita e non ho visto alcunché. Non ho mai scelto il nichilismo. Il nichilismo ha scelto me.
Ho guardato me stesso, ho guardato la mia vita e non ho visto alcunché. Non ho mai scelto il nichilismo. Il nichilismo ha scelto me.
L’intelletto umano ha in testa soltanto l’egoismo, il pensare a se stessi, l’essere arroganti e in particolar modogiocare con la vita altrui.
Il lume della candela si riduce tutto alla sua luce.
Con l’intelligenza e il sacrificio, silenziosamente, l’uomo può raggiungere vette altissime; il più delle volte, però, precipita fragorosamente.
Insensibile, né benevolo, né spietato, sottomesso a leggi rigorose o affidato al caso, il mondo non sa di sé. Non lo si può capire perché si presenta impersonalmente, se lo si riesce a chiarire in qualche particolare, resta comunque incomprensibile nella sua totalità. Ciò non toglie che io conosca il mondo anche in un altro modo. Un modo che me lo rende affine e che mi consente di sentirmi, in esso, a casa mia, al sicuro. Le sue leggi sono quelle della ragione, per cui, sistemandomi in esso, mi sento tranquillo, costruisco i miei strumenti e li conosco. Mi è familiare nelle piccole cose e in quelle che mi sono presenti, mentre mi affascina nella sua grandezza; la sua vicinanza mi disarma, la sua lontananza mi attira. Non segue i sentieri che attendo, ma anche quando mi sorprende con insospettate realizzazioni o inconcepibili fallimenti, alla fine conservo, anche nel naufragio, un’indefettibile fiducia in esso.
Voglio godermi il resto della vita fra le follie generate dalla mia saggezza.
La vita è un cammino infinito: dietro c’è il passato, davanti c’è il futuro… e il presente? Il presente è ciò che si vive solo quando è diventato passato.