Francesco Nitti – Vita
“Chi si Ioda si imbroda” dice il detto; ma in una società in cui ognuno pensa a se stesso, chi mai loderebbe il prossimo? Forse conviene fare da soli o rischiamo di aspettare in eterno.
“Chi si Ioda si imbroda” dice il detto; ma in una società in cui ognuno pensa a se stesso, chi mai loderebbe il prossimo? Forse conviene fare da soli o rischiamo di aspettare in eterno.
L’albero dai frutti d’oro risplende in una terra lontana, se cerchi di vederlo la vista si perde nell’orizzonte dei pensieri, se lo vedi è nascosto dalle paure dei sentimenti, i suoi frutti impossibili chiusi nella gabbia del cuore del tempo imprigionano la ricchezza del saper dare, gustare lo splendore dell’albero dai frutti d’oro è come aprire una porta chiusa alla realtà che si vive, cogliere i suoi frutti è scoprire il sapore di essere nei raggi illuminanti dell’amore.
Mi hanno accusato di predicare bene e razzolare male, ma la realtà è che cerco di predicare bene razzolando in troppi campi.
Credere nella comprensione altrui è un po’ come credere che le marionette abbiano una coscienza.
Non farti rovinare i momenti belli e importanti della tua vita, ricordati sempre che nessuno è più potente di te, tanto da poterlo fare.
Avevamo un mondo tutto nostro, accomunati da un modo particolare di vedere le cose, un mondo vero, seppur solo nostro. Come amiche avevamo le strade che suonavano una musica diversa ogni qual volta le calpestavi, in base al tuo livello di serenità, in base al materiale della scarpa, in base al tempo; Come luce avevamo gli occhi degli altri che ti dicevano quello che pensavano di te senza muoversi di una virgola, ti facevano capire quando secondo loro ti saresti dovuto fermare per un attimo a riflettere su alcune cose. Come bussola avevamo la calma, oggetto utile e conveniente per compiere qualsiasi cosa, facevamo tutto con la nostra calma in tasca, persino correre e sorridere… va be, avete mai visto qualcuno correre di corsa? Come casa avevamo il silenzio, l’unico modo per sentirci tutti assieme uniti, una prova generale di come capirci senza fare una mezza mossa, e non ci fraintendevamo mai. Come vita avevamo i nostri sorrisi, non importava di che colore fossero o quanti respiri facessero, l’importante era vederne sempre molti. Il nostro mondo.
Ho conosciuto tante persone; donne, uomini, vecchi e bambini.Qualcuno mi ha detto “non ti ricorderai più di me”, altri mi han detto: ti dimenticherai facilmente di me.A queste affermazioni ogni volta accennavo un sorriso… ora che il sorriso è diventato la gioia dei miei giorni, posso dire di ricordarvi tutti i giorni della mia vita.