Franco Pancaldi – Comportamento
La mancanza di loquacità rende l’anima in ossigeno d’emozione.
La mancanza di loquacità rende l’anima in ossigeno d’emozione.
Perché dovrebbe bastarmi il pensiero? Scusate, ma faccio parte di quelli che hanno bisogno di dimostrazioni perché di chiacchiere ho fatto il pieno. Sono ancora viva e dei pensieri che la gente dice di avere per me, non me ne frega nulla, scusate se mi aspetto un messaggio, un “ciao come stai”, ma sono vecchio stampo su certe cose e non vivo di rendita affettiva.
Ci sono istinti e istanti che non si possono contenere quando si ama.
Quando si osservi la qualità del pensiero nell’uomo alienato, è stupefacente vedere come la sua intelligenza si sia sviluppata e come la sua ragione sia degenerata. Egli prende la sua realtà come è; egli desidera goderla, consumarla, toccarla, maneggiarla. Egli nemmeno si chiede che cosa vi sia dietro, perché le cose sono come sono, e dove stiamo andando. Non si può mangiare il significato, non si può consumare il senso, e per quanto riguarda il futuro: après moi le déluge!
Gli affetti, anche i più stretti, possono scemare pur se le persone sono a stretto contatto.
Questa la dedico a quelle persone che non hanno ancora capito che la vita è un luogo dove ci sono strade, palazzi, persone che hanno un cuore, un’anima e bisogna rispettarle, invece di vivere nella menzogna, nella falsità, e prendono la vita come un palcoscenico ove credono di recitare la parte e ignorano che anche un film ha un inizio e una fine. A voi dico: andate a vaffanculo.
Anche avendo l’intero universo per se, l’Uomo riuscirebbe a lamentarsi. Avere la possibilità di camminare, di respirare, di vedere, di parlare, di ascoltare, di ridere, di piangere. Questo non è già avere tutto? Basterebbe solo pensare a chi ne desidera una minima parte, ma gli è stato negato e sa che non potrà mai più averlo.