Franco Pancaldi – Stati d’Animo
Pensar volendo a quel rapido sfiorar di mani. Trepidar di artigli che hanno come similitudine solo la parodia di una forte essenza. Lasciando incolte le caldi vesti intrise di sacri umori del corpo.
Pensar volendo a quel rapido sfiorar di mani. Trepidar di artigli che hanno come similitudine solo la parodia di una forte essenza. Lasciando incolte le caldi vesti intrise di sacri umori del corpo.
Sono una di quelle che pensa e rimugina troppo sulle cose, mi feriscono le parole dette da chi dovrebbe capirti, le parole pronunciate da chi dovrebbe sapere come sei perché ti sei fatta conoscere, sono una di quelle che ci passa sopra ma non dimentica facilmente.
Ah, questa strana sensazione di aspettare qualcosa di nuovo, in un posto che non so, in un tempo già trascorso, o in un prossimo futuro!
Mi nutro di differenza, chi la pensa come me mi annoia come un film drammatico dal finale già noto.
La notte ha la nostra voce, perché ci ascolta mentre noi ascoltiamo il suo silenzio che ha l’eco della nostra voce.
L’odio è una cosa disgustosa: divora il corpo e l’anima.
Sopraffatto dalla grandiosità dell’universo si rifugiava nelle piccinerie quotidiane.