Franco Paolucci – Comportamento
Il nostro DNA è ancora pieno di animalità.
Il nostro DNA è ancora pieno di animalità.
“Hai un minuto?” “No!” “Come no?” “Eh sì, ho imparato ad avere un minuto per chi lo ha sempre avuto per me. Tutto il resto può andare a farsi fottere!”
Siamo come pesci in fondo al marelibere di nuotare nell’immensoma sempre abbocchiamo all’esca del predatore,che ci mangerà,ma ce ne rendiamo conto solo quando non riusciamo più a respirare!
Qualsiasi azione motivata dalla furia è un’azione votata al fallimento.
Non possiamo scegliere il nostro corpo ma possiamo scegliere la nostra mente.
Se si vede che un comportamento è sbagliato, si dovrebbe prima di tutto interrompere l’azione. Si è talmente sicuri che essere nell’errore è un diritto, perché l’autorità viene da Dio (e potrebbe essere in effetti vero), che il Male è forte e salvifico, che si sottovalutano le conseguenze, perché si sottovaluta l’importanza e il destino dell’avversario macellato, seppur onorandone la memoria. I discepoli hanno completa libertà di decisione, ma c’era un’eventualità che nemmeno Dio ha immaginato. Forse avrebbe dovuto pensare ad una specie di “Legge zero” per i suoi, immaginata da uno dei detestati scrittori, anche se ormai questa esperienza non può più essere utile al signore degli eserciti.
Probabilmente siamo tutti Narcisi, che amano e detestano la propria immagine, ma ai quali ogni altra è indifferente. Questo istinto di somiglianza ci guida nella vita, ci grida “fermati!” Davanti a un paesaggio, a una donna, a una poesia. Possiamo ammirarne altre, senza però avvertire questo colpo. L’istinto di somiglianza è la sola linea di condotta che non sia artificiosa. Ma nella società, solo gli spiriti grossolani potranno apparire immuni da peccati contro la morale, perché sono attratti sempre dallo stesso tipo. Così certi uomini si fissano sulle “bionde”, ignorando che spesso le affinità più profonde sono le più segrete.