Baltasar Gracián y Morales – Frasi Sagge
Non è sciocco chi ostenta di essere tale, ma colui che davvero lo è.
Non è sciocco chi ostenta di essere tale, ma colui che davvero lo è.
Chi comunica i suoi segreti ad un altro ne diventa schiavo.
I segreti non s’hanno né da dire né da ascoltare.
Una domanda è come un coltello che squarcia la tela di un fondale dipinto per permetterci di dare un’occhiata a ciò che si nasconde dietro.
Ciò che di unico ha l’io si cela appunto in ciò che l’uomo ha di inimmaginabile.
La bontà umana, in tutta la sua purezza e libertà, può venir fuori solo quando è rivolta verso chi non ha nessun potere. La vera prova morale dell’umanità, quella fondamentale, è rappresentata dall’atteggiamento verso chi è sottoposto al suo dominio: gli animali. E sul rispetto nei confronti degli animali, l’umanità ha combinato una catastrofe, un disastro così grave che tutti gli altri ne scaturiscono.
La battaglia dell’uomo contro il potere è la battaglia della memoria contro l’oblio della dimenticanza.
È meglio scoprire di essere stati ingannati sul prezzo che sulla qualità della merce.
Il pane duro non è duro, ma non aver pane è duro.
Il tempo è la cosa più importante: esso è un semplice pseudonimo della vita stessa.
Bisogna vedere e udire, ma saper tacere.
L’uomo prudente va coi piedi di piombo e preferisce peccare per difetto che per eccesso.
Uno dei grandi privilegi della saggezza è quello di non scomporsi mai.
Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini, e fossero nutricati dalle api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell’educazione di Giove. E che la terra fosse molto più piccola che ora non è, quasi tutti i paesi piani, il cielo senza stelle, non fosse creato il mare, e apparisse nel mondo molto minore varietà e magnificenza che oggi non vi si scuopre. Ma nondimeno gli uomini compiacendosi insaziabilmente di riguardare e di considerare il cielo e la terra, maravigliandosene sopra modo e riputando l’uno e l’altra bellissimi e, non che vasti, ma infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria; pascendosi oltre a ciò di lietissime speranze, e traendo da ciascun sentimento della loro vita incredibili diletti, crescevano con molto contento, e con poco meno che opinione di felicità.
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.
Non sono i più forti, o i più belli, a vincere nelle Olimpiadi; ma prima di tutto coloro che partecipano.
Spesso c’è più buon senso in uno solo che in tutta una folla.