Friedrich Wilhelm Nietzsche – Stati d’Animo
Odio coloro che mi tolgono la solitudine senza farmi compagnia.
Odio coloro che mi tolgono la solitudine senza farmi compagnia.
La notte stellata che osservi in solitudine, ti fa capire che non si è mai veramente soli se a farci compagnia ci sono loro, le stelle.
Il cielo notturno brilla di domande senza alcuna risposta, lo scruti in cerca d’infinito per evadere dall’asfalto, per sentirti randagio tra le stelle.
Mi chiamano stronza! Fiera di esserlo quando l’appellativo mi viene dato perché evito quelli come te!
Quel che aveva capito, con certezza assoluta, era che vivere senza di lui sarebbe stato, per sempre, la sua occupazione fondamentale, e che da quel momento le cose avrebbero avuto ogni volta un’ombra, per lei, un’ombra in più, perfino nel buio, e forse soprattutto nel buio.
L’amore? Un gioco perso ancor prima di iniziare.
Dell’insenatura tra i monti mi piace la nebbia bassa, come pianto per il sangue dei tramonti feriti che spargono il rosso al colpire delle lame di cielo stanco. Scurisce sul declivio del sole dall’aspetto dei guerrieri vinti. Il mio cuore aveva i raggi.