Friedrich Wilhelm Nietzsche – Verità e Menzogna
Se l’uomo percepisce la verità in uno stato di coscienza, vedrà ovunque solo la miseria e l’assurdità della vita… e un grande disgusto lo assalirà.
Se l’uomo percepisce la verità in uno stato di coscienza, vedrà ovunque solo la miseria e l’assurdità della vita… e un grande disgusto lo assalirà.
La menzogna è il modo più squallido per dipingersi di valori e principi che non rispetterai mai. La menzogna è il modo di coprire ciò che si è; è il modo migliore per segnarsi un cammino che sarà presto vuoto e solitario, composto solamente da una compagnia fatta dei tuoi simili.
La felicità non esiste né nel passato, né nel presente ma è una vaga aspirazione per il futuro verso l’ignota gioia dei domani che non conosciamo e che ingenuamente speriamo sempre migliore di oggi.
Stato, è dove il lento suicidio di tutti è chiamato vita.
Non esiste un uomo, né una divinità, che incarni in sé il bene, o la giustizia, o la vita, e ne sia la sua rappresentazione. Ogni uomo, o Dio, in fondo seguono i propri desideri. Così il male si riconosce solo dalla Morte, e non esiste uomo o Dio che ne sia immune, e la Morte riconosce il Male che l’ha provocata. Dal desiderio, che non tiene conto se si vive o si muore, vuole, brama, cerca la Morte chiamandola Vita. Cos’è il Male se non il desiderio di uccidere per vivere, di avere dalla Morte sia spirito che materia, per l’illusione di poter essere.
Non me ne faccio niente dei falsi sorrisi della gente, delle frasi fatte, delle parole di circostanza; preferisco un vaffanculo sincero ad una sorta di falsa apparenza.
Io vengo a contraddire, come mai si è contraddetto, e nondimeno sono l’opposto di uno spirito negatore. Io sono un lieto messaggero, quale mai si è visto… solo a partire da me ci sono di nuovo speranze.