Gabriele Ceci – Destino
Il Destino è scritto in Braille sulla superficie del sole.
Il Destino è scritto in Braille sulla superficie del sole.
Hai solcato i sette mari, hai scalato cento vette, hai percorso milioni di miglia, sei ritornato al paesello e solo lì hai trovato quello che cercavi.
Il futuro toglie incanto all’ora presente più di quanto il presente non tolga l’incanto al passato.
A volte mi domando se siamo davvero vittime del destino, o ce lo costruiamo con le nostre mani.
Con il termine “destino” spesso si giustifica l’incapacità nell’aver compiuto una scelta.
E non riesco più a tremare sotto queste lenzuola di polvere, dove anche il buio plagia il silenzio con l’accattivante attenzione di un avvenire in superficie. E non guardo più gli stessi giorni, non ascolto più le solite ore passare, ma nonostante tutto so ancora guardare avanti e lontano, pur restando immobile, eretta controvento sotto un cielo senza luce.
Le mete sono pure illusioni e la magia è la luce che ne illumina il cammino. È chiamato follia il coraggio di percorrere il sentiero al buio.