Gabriele D’Annunzio – Libri
Nessuna cosa gli avrebbe fatto dolore quanto l’esser da lei creduto un uomo comune.
Nessuna cosa gli avrebbe fatto dolore quanto l’esser da lei creduto un uomo comune.
Sto piangendo. Dopo tanti anni piango ancora per loro. Calde lacrime scivolano lungo le rughe del mio viso, finché l’aria non le asciuga, lasciandomi piccole chiazze fresche e appiccicose sulla pelle.Sylvia è tornata da me. Mi terge allegramente le guance con un fazzolettino di carta. Per lei le mie lacrime sono solo il frutto di qualche difetto nelle tubature. Un altro dei segni inevitabile e innocui della mia grande vecchiaia.Non sa che piango per i tempi che cambiano, che, rileggendo le mie pagine preferite del libro della memoria, sento nascere dentro la speranza in una conclusione diversa, la speranza disperata che la guerra non ci sia. Che questa volta, in qualche modo, ci lasci in pace.
È importante che di tanto in tanto, o anche spesso, i libri ci deprimano, i film ci mettano alla prova, i dipinti ci lascino scioccati e magari la musica ci lasci interdetti. Ma è proprio necessario che lo facciano sempre? Ogni tanto non possono consolarci, sollevarci, ispirarci, commuoverci e rallegrarci? Per favore! Solo ogni tanto, quando abbiamo avuto una giornata proprio di merda.
Dobbiamo ascoltare il bambino che eravamo un tempo e che ancora esiste in noi. Questo bimboè in grado di capire gli istanti magici. Noi sappiampo come soffocarne il pianto, ma non possiamo far tacere la sua voce.
Eppure, ancora adesso, non so cosa mi abbia spinto verso te.
Al biondoche ha fatto passare la sua voceattraverso la mia pelleper dirmi che ero il suo amorema anche sua sorella.(da “Broken Barbie”)
La vita mette a dura prova il nostro cuore e le nostre gambe. Le fa tremare a lungo, a volte le spezza, senza mezzi termini. Poi, improvvisamente arriva l’amore.