Gabriele D’Annunzio – Ricchezza & Povertà
Io ho quel che ho donato.
Io ho quel che ho donato.
La Fantasia mette radici dove la realtà vuol morire.
Io vorrei che tutti i tuoi sensi fossero chiusi ad ogni altra sensazione che non ti venisse da me. Ella era l’idolo che seduceva in lui tutte le volontà del cuore, rompeva in lui tutte le forze dell’intelletto, teneva in lui tutte le più segrete vie dell’anima chiuse ad ogni altro amore, ad ogni altro dolore, ad ogni altro sogno, per sempre, per sempre.
L’onda sciacqua, sciaborda, scroscia, schiocca, schianta, romba, ride, canta, accorda, discorda.
I ricchi hanno ragioni che la ragione della gente comune non conosce.
Se oltre il danaro possiedi anche la modestia, allora sei veramente ricco!
Le multe sono uguali sia per i ricchi, sia per i poveri, ma sulle tasche dei primi incidono irrisoriamente, mentre su quelle dei secondi creano vere e proprie catastrofi. Poiché dunque le pene sono sempre più severe per i poveri ne deduciamo che la giustizia non è uguale per tutti.