Gabriele D’Annunzio – Stati d’Animo
L’uomo a cui è dato da soffrir più degli altri, è degno di soffrire più degli altri.
L’uomo a cui è dato da soffrir più degli altri, è degno di soffrire più degli altri.
Il dubbio quanto sa essere atroce rosica l’anima e non ti lascia libertà perché in un modo o nell’altro tu farai la tua scelta.
Certe labbra, lasciano degli autografi indelebili sulla nostra pelle.
La cosa divertente è che quando la gente ti definisce “timida” di solito sorride. Come se fosse una cosa carina, un’abitudine buffa che perderai crescendo, come i buchi nel sorriso quando ti cadono i denti da latte.Se sapessero come ci si sente – a essere timidi, non soltanto insicuri – non sorriderebbero. No, se sapessero cosa vuol dire avere un nodo allo stomaco o le mani sudate, oppure perdere la capacità di dire qualcosa di sensato. Non è affatto carino.
Urlo, come il mare in tempesta, che sbatte e si infrange sugli scogli dei miei errori e non so cosa potrei far per cambiare il passato, rimediare non si può, quello che fu resta, quello che sono, lo sarò per sempre.
Ma io sono una di quelle persone a cui preferisce un “ti va un abbraccio” piuttosto che “ti va un caffè”. Perché un abbraccio lo senti addosso anche a distanza di mesi.
I segreti non sono mai isolati, e, dentro di noi, molti di loro ci ammaliano, ci mutano.