Gabriele Martufi – Filosofia
La perfezione è ideale nel mondo reale ma è reale nel mondo ideale matematico.
La perfezione è ideale nel mondo reale ma è reale nel mondo ideale matematico.
L’amore nasce e finisce nello stesso momento, tutto ciò che noi chiamiamo amore è una conseguenza del suo passaggio ed è per questo che ci fa soffrire, l’amore è solo felicità, che si sa, è solo un momento.
Nessun maestro sa tutto, e anche l'”onniscienza” è relativa. Cattivo maestro è quello che segue solo i propri scopi, ignorando il sapere che dice di avere, puntando solo avanti disinteressandosi delle conseguenze che compie oggi, quando sta vivendo e operando. Nessuna cosa conquistata non fa diventare superuomini, o uomini-supereroi perché in realtà non appartiene alla propria carne, al proprio spirito, alle proprie azioni. Non si diventa migliori in funzione di altrui virtù. Il vero traditore è chi fa credere il contrario, illudendo ogni forma di vita davanti alla maschera. Che perirà alla fine nel buio, tristi pierrot alla ricerca del volto di un tempo.
La mente umana si pone domande a cui la ragione non può rispondere, perché oltrepassano i confini della ragione.
Tutti corrono per raggiungere un traguardo quale la morte. Non sarebbe meglio gustare attimo per attimo la vita in tutte le sue sfumature? Alla fine comunque ci aspetta una triste fine, ma almeno abbiamo usufruito di ogni minuto.
La filosofia non respinge né preferisce nessuno: splende a tutti.
Quelle che l’uomo crede siano certezze si rivelano, quasi sempre, clamorose incertezze per la vacuità delle certezze umane.