Gabriele Martufi – Filosofia
Il dolore rallenta il tempo soggettivo, il tempo oggettivo accelera e viene perso per sempre.
Il dolore rallenta il tempo soggettivo, il tempo oggettivo accelera e viene perso per sempre.
Se tutto potesse risolversi defecando, sarebbero tutti stitici.
Come una foglia secca in un ventoso giorno d’autunno abbandona il ramo e vola in anonimi vortici senza precisa meta così nessun uomo mai potrà dirsi libero.
Non c’e peccato più grande della presunzione “di aver in tasca la verità assoluta” senza saper ascoltare “le altre verità possibili”.
Quelli che sognano li riconosci, hanno negli occhi un velo di tristezza. Hanno la malinconia addormentata agli angoli della bocca, hanno l’aria di chi cerca ma non trova. Sognare è faticoso, sognare non è da tutti. È per le persone coraggiose, sognare. Come il mare e l’amore.
Ora cosa ti rimane? Ti rimane il mio sangue, il mio cuore non c’è più è fuggito via.
Il tempo che ti viene concesso è un dono, e quello non concesso, una fregatura.