Gabriele Martufi – Vita
Consiglio di non consigliare.
Consiglio di non consigliare.
Tanto l’importante è divertirsi. È ovvio, tu devi essere felice. Non c’è posto per la tristezza in questo mondo vero? Prima osservi le disgrazie che accadono nel mondo, al telegiornale, in maniera spesso e volentieri distaccata, poi magari ti commuovi alla vista di un cucciolo di panda appena nato. Ma tu sei felice. Felice forse, di fare una vita come tante altre. Felice perché qualcuno ti ha detto che è così che deve essere. Felice perché la società decide costantemente per te. Ma allora perché si ha paura di morire? Perché si cerca sempre di allungare la nostra permanenza su questo mondo? La felicità è il compimento di noi stessi, l’apice di un qualcosa che prima o poi deve finire. Sta a noi scegliere se raggiungere questo apice oppure no. Essa è un obiettivo talmente importante per noi che al suo compimento nulla riesce ad avere più un senso, se non la felicità stessa.
La vita è come il materasso, c’è il lato freddo, il lato caldo, e il fosso.
Respira ogni attimo che ti circonda e fanne tesoro: in ogni granello di sabbia puoi trovare un mondo. Traine insegnamento per il tuo futuro.
La vita è fatta di sei gradini e non importa quanto si impegna a costruire il primo. Il tempo infatti è un mezzo non un impedimento, per comprendere con chiarezza la successione degli eventi.
Non si cresce nei 365 giorni vissuti nel proprio paese, si cresce nei 30 giorni lontani da esso.
Quanto più amerai, tanto più soffrirai.
Tanto l’importante è divertirsi. È ovvio, tu devi essere felice. Non c’è posto per la tristezza in questo mondo vero? Prima osservi le disgrazie che accadono nel mondo, al telegiornale, in maniera spesso e volentieri distaccata, poi magari ti commuovi alla vista di un cucciolo di panda appena nato. Ma tu sei felice. Felice forse, di fare una vita come tante altre. Felice perché qualcuno ti ha detto che è così che deve essere. Felice perché la società decide costantemente per te. Ma allora perché si ha paura di morire? Perché si cerca sempre di allungare la nostra permanenza su questo mondo? La felicità è il compimento di noi stessi, l’apice di un qualcosa che prima o poi deve finire. Sta a noi scegliere se raggiungere questo apice oppure no. Essa è un obiettivo talmente importante per noi che al suo compimento nulla riesce ad avere più un senso, se non la felicità stessa.
La vita è come il materasso, c’è il lato freddo, il lato caldo, e il fosso.
Respira ogni attimo che ti circonda e fanne tesoro: in ogni granello di sabbia puoi trovare un mondo. Traine insegnamento per il tuo futuro.
La vita è fatta di sei gradini e non importa quanto si impegna a costruire il primo. Il tempo infatti è un mezzo non un impedimento, per comprendere con chiarezza la successione degli eventi.
Non si cresce nei 365 giorni vissuti nel proprio paese, si cresce nei 30 giorni lontani da esso.
Quanto più amerai, tanto più soffrirai.
Tanto l’importante è divertirsi. È ovvio, tu devi essere felice. Non c’è posto per la tristezza in questo mondo vero? Prima osservi le disgrazie che accadono nel mondo, al telegiornale, in maniera spesso e volentieri distaccata, poi magari ti commuovi alla vista di un cucciolo di panda appena nato. Ma tu sei felice. Felice forse, di fare una vita come tante altre. Felice perché qualcuno ti ha detto che è così che deve essere. Felice perché la società decide costantemente per te. Ma allora perché si ha paura di morire? Perché si cerca sempre di allungare la nostra permanenza su questo mondo? La felicità è il compimento di noi stessi, l’apice di un qualcosa che prima o poi deve finire. Sta a noi scegliere se raggiungere questo apice oppure no. Essa è un obiettivo talmente importante per noi che al suo compimento nulla riesce ad avere più un senso, se non la felicità stessa.
La vita è come il materasso, c’è il lato freddo, il lato caldo, e il fosso.
Respira ogni attimo che ti circonda e fanne tesoro: in ogni granello di sabbia puoi trovare un mondo. Traine insegnamento per il tuo futuro.
La vita è fatta di sei gradini e non importa quanto si impegna a costruire il primo. Il tempo infatti è un mezzo non un impedimento, per comprendere con chiarezza la successione degli eventi.
Non si cresce nei 365 giorni vissuti nel proprio paese, si cresce nei 30 giorni lontani da esso.
Quanto più amerai, tanto più soffrirai.