Gabriele Sacco – Filosofia
L’idea muta l’uomo;egli non la discerne,ne è succube.
L’idea muta l’uomo;egli non la discerne,ne è succube.
Chi è ai vertici comanda chi, invece, è alla base ubbidisce senza ribattere diversamente può rimanere schiacciato.
Il “fanciullino” dell’anima mia sta invecchiando… non crede più al bene e alla sua utilità. È triste, sconfitto, pensieroso. Seduto sulle sponde del mio cuore, ne, ascolta i battiti mentre mi ripete che non v’è più ragione di rimanere la. Presa da sentimenti amari, non dico nulla per trattenerlo. Pensare che fino a ieri ero come Peter! Dov’è finita la mia polverina di stelle!?
Guardo in faccia l’umanità e mi accorgo di quanto è inutile sforzarsi di essere se stessi perché mentre ci provi gli altri vogliono essere te. Ti osservano, ti studiano, si prendono il meglio di te. E tu osserva, studia e regalagli il peggio.
Ciò che per la mente è improbabile, per il cuore è possibile.
Ho finito di essere ciò che ero per diventare qualcosa di nuovo e di migliore.
L’immaginazione è come una lente che ingigantisce la visione di chi vi guarda attraverso, se la si usa abitualmente non si s più distinguere la realtà concreta dalla fantasia, e chi l’adopera senza controllo è come se cavalcasse un indomito cavallo senza redini e speroni.