Gabrielle Coco Chanel – Tempi Moderni
La giovinezza, una novità. Nessuno ne parlava vent’anni fa.
La giovinezza, una novità. Nessuno ne parlava vent’anni fa.
Il mistero dell’impossibile, non c’è nulla di più misterioso di ciò che è visibile all’occhio e non c’è ne accorgiamo, siamo troppo presi a dare importanza a ciò che oggi è moda e domani è già vecchio.
L’universo comincia a sembrare molto più un grande pensiero che una grande macchina.
Oggi l’amicizia si spaccia sottobanco.
La massa è fatta di sole sfumature. Senza contorni netti è moribonda mole puntiforme in movimento. Con questa ottica non si scorge altro che un continuo sfavillare lontano di gesti che indicano la vita, il suo continuo apparire deformato e di sfuggita. Questa è l’ottica della lontananza necessaria alla grandezza della massa, che spinge fuori e in alto a conferma dei suoi contorni finali, informi, sfilacciati. La vita che appare tra queste righe grigie è pura sostanza contratta. Una sostanza dalla pelle troppo spessa per secoli di formalizzazioni divenute aria e formalismi, la cui essenza pura però si svolge, ancora e fortuitamente, in una definizione di sé con la potenza di un simbolo sepolto e illuminato dai suoi scatti ad esistere.
I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte.
Ho nostalgia del passato, ma non tornerei indietro.