Gaetano Lo Presti – Stati d’Animo
Odio la gente che ti fa soffrire coscientemente.
Odio la gente che ti fa soffrire coscientemente.
Credo che, se potessimo dominare il tempo ed entrare nella mente, nella testa di chi ci circonda la nostra vita sarebbe di gran lunga più semplice.
Siamo sempre alla ricerca del nostro star bene. Chi viene coinvolto in questa ricerca, passa sempre in secondo piano. Mi ritrovo, così a pensare, di lasciarti andare per amore. L’ho aspettato tanto questo sentimento e adesso ne ho paura.
Quando sei vulnerabile la luce tende ad affievolirsi, per questo bisogna essere attenti a rispondere in maniera repentina per ravvivarla e addirittura farla più lucente e nello stesso tempo divenire e diffondere luce a tutte le persone che sono al nostro fianco.
Le rose hanno le spine, eppure non è la fine. È vero; nonostante le rose siano decorate da spine, profumano di amore, di vita, di cuore.
Io difficilmente sogno, cioè, quando mi sveglio, difficilmente ricordo quello che ho sognato.Ma l’altra notte era una notte magica.Nel sonno affondavo i piedi nudi nella sabbia, in una spiaggia lontana, sul bagnasciuga, la sottile linea del fronte che delinea gli spazi tra sogno e realtà. Non capivo se ero solo, ma credo di no. Di certo era sera, quasi al tramonto. Il sole discretamente tendeva all’arancione e i suoi raggi accarezzavano docilmente la pelle, la risacca suonava una cullante melodia, ipnotica, rilassante fino a provocare un leggero dolore nell’ascoltarla, una malinconia data dalla serialità del suo andare e venire, su e giù, flebile colonna sonora dell’anima.Forse ero solo, forse no, non ricordo bene. Pareva ci fosse qualcuno a tenermi per mano, camminando al mio fianco, dolcemente, una discreta e bianca presenza.Ma sapete come funzionano i sogni, spesso non si focalizzano i visi e le situazioni. Rimangono dei frammenti, dei piccoli pezzi di puzzle da assemblare al risveglio.Questo succede quando si ha un risveglio naturale, mite, graduale.Alle ore tre e venticinque vivevo in quel sogno. Ovattato, calmo, docile, forse innamorato dell’Angelo che camminava insieme a me e divideva la sua mano con la mia. Una felicità dimenticata quanto inaspettata.Appunto.Possibile che le porte del paradiso si possano spalancare anche per un diavolo come il minchione qui presente!
A volte ci si imbatte in opposte realtà e fare una scelta rimane difficile, oppure che una vada a discapito dell’altra. Rifletti dove c’è il conflitto, dove inizia. Quando l’hai trovato cerca una la soluzione che sia indipendente dalle due verità del momento, e vedrai che saprai creare una terza che è l’essenza del tuo pensiero.