Galileo Galilei – Sogno
Quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.
Quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.
Noi sognatori che viviamo le notti guardando le stelle, con tanta voglia di volare, scoprire nuovi orizzonti con un tragitto senza meta. siamo unici.
In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”.
I sogni devono essere eccessivi, sempre. Ci penserà la realtà, poi, a ridimensionarli.
Di notte i sogni si sognano, ma è di giorno che si realizzano.
Se la notte fosse fatta di un solo sogno, non vorrei svegliarmi mai!
Mi rendo conto di aver smesso di credere ai sogni… L’unica volta che un mio sogno si è avverato si è trasformato in un incubo!