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  • Kazuya Minekura – Libri

    Ricordo…Con molta paura…Quel colore bianco così meraviglioso…Quando cominciava a scendere la neve, tutti i suoni scomparivano.C’era così silenzio, così freddo, che anche le mie sensazioni sembravano congelarsi.Non c’era nessuno.Avrei voluto chiamare qualcuno, ma non c’era un solo nome che mi venisse in mente.E presto tutto diveniva bianco.Mi perdevo in quel bianco, più meraviglioso di quanto si possa immaginare.Un mondo dove non c’era nessuno a parte me.Non c’era più il sole, non c’era più l’erba… La terra ed il cielo divenivano un unico insieme.Non c’era più nulla.C’ero solo io.Quando la neve cadeva, mi sembrava di essere ancora più solo.È solo questo.È solo che…Mi fa paura. “

  • Paulo Coelho – Libri

    In altre occasioni, aveva sperimentato l’amore ma, fino a quella sera, esso significava anche paura. Per quanto esiguo, quel timore rappresentava una sorta di velo, attraverso il quale le era preclusa una visione totale: poteva scorgere tutto, ma non i colori. In quel momento, davanti all’Altra Parte di sé, comprese che l’Amore era una “percezione” intimamente legata i colori, qualcosa paragonabile a migliaia di arcobaleni sovrapposti.

  • Chris Bradford – Libri

    La scritta in kanji dice “Ichi-go, Ichi-e” ovvero “una volta, un incontro”. La pergamena mi ricorda che ogni cerimonia del tè è unica e deve essere assaporata per quello che offre. La scritta può essere interpretata anche come “un’occasione nella vita”. Questo mi ricorda che in qualsiasi conflitto tra la vita e la morte, non c’è possibilità di ritentare. Bisogna afferrare la vita tra le mani.