Gennaro Giardullo – Stati d’Animo
Una vela su di un mare senza riva. Un cuore che batte nel vuoto dell’anima.
Una vela su di un mare senza riva. Un cuore che batte nel vuoto dell’anima.
Quando pensiamo di aver tutto, non abbiamo niente. Solo il cuore riesce a sentire le nostre vere mancanze.
Siamo fiamme dell’inferno a riscaldare il nostro inverno di materassi a petrolio chiusi in tre in un capannone con un ennesimo coraggio nella pancia che a marzo nascerà? su un motoscafo bianco prima dell’alba.
C’è un tipo di abbraccio che è abbandono totale, è fiducia, è mettersi completamente nelle mani di chi ami e, quando ti ci annidi, non ne vorresti uscire mai.
Amo la velocitàe a tratti anche l’incoscienza.Ma non sono Battisti,quindi la mia è solo demenza!AhhhEd i fari alti su le strade di campagna?Come una coppa di fragole con sopra tanta panna!L’asfalto corree il paesaggio muta.Questa è una vita folle…o sono io che non l’ho capita?
Ho provato ad essere ed ad avermi. Monotòno, monosillabica. Un soliloquio imbastito con la me più profonda, a fondo, sprofondata. Dislessica emozionale, con i “ti odio” scritti al posto dei “ti amo”, lettere grandi e piccole, con il disagio e l’imbarazzo di parlarne. Corretta solo in letti di fortuna, ansimata, asmatica. Diaframmatica. Non so confessarmi. Non so assolvermi. Eucarestia che si fa carne e non parola.
Mi metto da parte, come se io stessa fossi l’ultimo foglio bianco che ho e l’ultima biro blu con poco inchiostro per scrivere.