George Eliot (Mary Ann Evans) – Uomini & Donne
Certo che le donne sono stupide, Dio le ha create per essere uguali agli uomini.
Certo che le donne sono stupide, Dio le ha create per essere uguali agli uomini.
Le donne, con rare eccezioni, sono più intelligenti di noi, o perlomeno, più sincere con se stesse rispetto a ciò che vogliono. Che poi te lo facciano sapere o meno è un altro paio di maniche. La femmina, Daniel, è un enigma della natura. È una babele, un labirinto. Se lascia il tempo di pensare, non ha più scampo.
Quello che ho provato quando l’ho vista racchiude probabilmente l’universalità dell’essere umano. Era così bella che per qualche secondo ho accarezzato l’idea del suicidio.
Capirti, è per me, come inseguire una piuma al vento, più ti avvicini, più ti sfugge…
Lei aveva lasciato la spiaggia allontanandosi di corsa, senza girarsi, le faceva troppo male, il ricordo dei giorni, mesi, anni, passati in quel luogo con lui era bruciante come una lama di fuoco, appena un’anno prima i sogni erano intatti, oggi rimaneva solo il rimpianto e quella conchiglia che le cantava ancora la musica della felicità perduta.
Se una donna ti dice “fa come ti pare”, non credere che sia tutto finito, che le vada bene così. Anzi, inizia a preoccuparti perché è solo un po’ di quiete prima della tempesta.
Fu adunque già in Arezzo un ricco uomo, il qual fu Tofano nominato. A costui fu data per moglie una bellissima donna, il cui nome fu monna Ghita, della quale egli senza saper perché prestamente divenne geloso, di che la donna avvedendosi prese sdegno; e più volte avendolo della cagione della sua gelosia addomandato né egli alcuna avendone saputa assegnare se non cotali generali e cattive, cadde nell’animo della donna di farlo morire del male del quale senza cagione aveva paura.