George Orwell – Libri
Per uno scrittore creativo, possedere la verità è meno importante di una sincerità emozionale.
Per uno scrittore creativo, possedere la verità è meno importante di una sincerità emozionale.
Ero stato circondato da esseri fantastici, da cento delicati nulla, evocati dal potere poetico eppure, per me, più vivi della stessa realtà.
Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.
La penna del romanziere e del poeta dovrebbe essere una pala con cui scavare nell’animo e nel cuore della gente.
Perché quando qualcuno che vuoi se ne va, provi a trattenerlo con le mani e speri così di afferrare anche il suo cuore.E invece no. Il cuore ha gambe che non vedi.
Ti scrivo soltanto e ne ho già nostalgia.
Il libro, sia esso romanzo saggio o poesia, deve coinvolgere al massimo l’intelligenza e la sensibilità del lettore. Quando in un libro, di poesia o di prosa, una frase, una parola, ti riporta ad altre immagini, ad altri ricordi, provocando circuiti fantastici, allora, solo allora, risplende il valore di un testo. Al pari di un quadro scultura o monumento quel testo ti arricchisce non solo nell’immediato ma ti muta nell’essenza.