George Santayana – Società
La società è come l’aria, necessaria per respirare, ma insufficiente a farci sopravvivere.
La società è come l’aria, necessaria per respirare, ma insufficiente a farci sopravvivere.
L’insostenibile pesantezza dei vips.
Non passa giorno, che in Italia non si parli politicamente della giustizia; che non si dica che l’articolo 513 del Codice non è sufficientemente garantista e va rivisto; che gli avvocati non facciano sciopero. I giudici e gli uomini delle forze dell’ordine sono presi di mira, sbeffeggiati, accusati di essere dei persecutori, espressione di un potere incontrollato, quando non addirittura assassini. In America una simile situazione sarebbe inconcepibile per l’opinione pubblica; in Italia, invece, digeriamo tutto.
La razza umana è diventata forte nella lotta perpetua, e non potrà che perire in una perpetua pace.
Altro che pessimismo cosmico di Leopardi, qui più mi guardo intorno e più scopro in me un disgusto cronico universale.
La vita va avanti… il mondo cambia e con esso i modi di vivere, pensare e agire… è un continuo mutamento che a volte può fare paura perché ti coglie spiazzato… in altri casi ti può rendere forte… bhe credo che in questa società “malata” dobbiamo combattere tutti per divulgare nuovi valori e modelli che permettano una pacifica convivenza civile in questo piccolo puntino disperso nell’universo.
La felicità dovrebbe essere l’unica condizione della vita; dove la felicità è caduta, l’esistenza rimane un folle esperimento di lamenti.
L’insostenibile pesantezza dei vips.
Non passa giorno, che in Italia non si parli politicamente della giustizia; che non si dica che l’articolo 513 del Codice non è sufficientemente garantista e va rivisto; che gli avvocati non facciano sciopero. I giudici e gli uomini delle forze dell’ordine sono presi di mira, sbeffeggiati, accusati di essere dei persecutori, espressione di un potere incontrollato, quando non addirittura assassini. In America una simile situazione sarebbe inconcepibile per l’opinione pubblica; in Italia, invece, digeriamo tutto.
La razza umana è diventata forte nella lotta perpetua, e non potrà che perire in una perpetua pace.
Altro che pessimismo cosmico di Leopardi, qui più mi guardo intorno e più scopro in me un disgusto cronico universale.
La vita va avanti… il mondo cambia e con esso i modi di vivere, pensare e agire… è un continuo mutamento che a volte può fare paura perché ti coglie spiazzato… in altri casi ti può rendere forte… bhe credo che in questa società “malata” dobbiamo combattere tutti per divulgare nuovi valori e modelli che permettano una pacifica convivenza civile in questo piccolo puntino disperso nell’universo.
La felicità dovrebbe essere l’unica condizione della vita; dove la felicità è caduta, l’esistenza rimane un folle esperimento di lamenti.
L’insostenibile pesantezza dei vips.
Non passa giorno, che in Italia non si parli politicamente della giustizia; che non si dica che l’articolo 513 del Codice non è sufficientemente garantista e va rivisto; che gli avvocati non facciano sciopero. I giudici e gli uomini delle forze dell’ordine sono presi di mira, sbeffeggiati, accusati di essere dei persecutori, espressione di un potere incontrollato, quando non addirittura assassini. In America una simile situazione sarebbe inconcepibile per l’opinione pubblica; in Italia, invece, digeriamo tutto.
La razza umana è diventata forte nella lotta perpetua, e non potrà che perire in una perpetua pace.
Altro che pessimismo cosmico di Leopardi, qui più mi guardo intorno e più scopro in me un disgusto cronico universale.
La vita va avanti… il mondo cambia e con esso i modi di vivere, pensare e agire… è un continuo mutamento che a volte può fare paura perché ti coglie spiazzato… in altri casi ti può rendere forte… bhe credo che in questa società “malata” dobbiamo combattere tutti per divulgare nuovi valori e modelli che permettano una pacifica convivenza civile in questo piccolo puntino disperso nell’universo.
La felicità dovrebbe essere l’unica condizione della vita; dove la felicità è caduta, l’esistenza rimane un folle esperimento di lamenti.